martedì 29 dicembre 2015

VITA DI KARL MARX


 
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Il 5 maggio 1818, in una città della Prussia, Treviri, nasce Karl Marx. Suo padre è un avvocato ebreo convertito alla religione protestante.
Marx non è affatto uno studente modello e, nella sua esperienza universitaria, cambia diverse sedi (Bonn, Berlino e Jena). È proprio negli anni dell'università che Karl subisce il fascino della sinistra hegeliana, in particolare di Ludwig Feuerbach e Bruno Bauer. Inizialmente aspira a lavorare come docente universitario di filosofia; tuttavia quando gli si presenta l'occasione di fare il giornalista accetta: a partire dal 1842 diviene direttore dellaRehinische Zeitung. Dopo solo un anno la rivista liberale viene chiusa dalle autorità e Marx decide di emigrare in Francia.

A Parigi incontra quello che diverrà il suo inseparabile socio: Friedrich Engels. Per comprendere la teoria dell'alienazione di Marx sono importanti i quaderni di appunti scritti durante la sua permanenza in Francia. Saranno pubblicati postumi come Manoscritti economico-filosofici.

Nel 1845, successivamente alla sua espulsione da Parigi, si sposta a Bruxelles. In questo periodo Marx ed Engels formulano la teoria del materialismo storico: i cambiamenti della struttura del sistema economico incidono in maniera rilevante sulla sovrastruttura (ordinamento politico-istituzionale e cultura). Con le Tesi su Feuerbcah (1845) e Miseria della filosofia (1847) elaborano una critica al materialismo di Feuerbach. Sempre al periodo compreso tra 1845 e 1846 risale la stesura de L'ideologia tedesca, un manoscritto voluminoso.

Nel 1848 cominciano un'esperienza strettamente politica: su richiesta della Lega dei comunisti, Marx ed Engels lavorano alla stesura del programma di partito; nasce così un'opera che avrà grande fortuna: il Manifesto del partito comunista. In esso è esposto con una retorica efficace e attraente il loro pensiero rivoluzionario, intriso di politica, economia e filosofia. Quintessenza del Manifesto è il materialismo storico caratterizzato dalla <<lotta di classe>>. L'obbiettivo politico precipuo è l'espropriazione della proprietà privata dei mezzi di produzione, per far passare questi ultimi sotto il controllo dello Stato, inteso come espressione politica della dittatura del proletariato.

L'anno 1848 è, per il continente europeo, caratterizzato da sommovimenti e rivoluzioni. Marx allora rientra a Colonia per incidere sugli eventi politici del suo paese, ma l'ondata rivoluzionaria si arresta rapidamente. Nel 1949 viene chiusa la Neue Rheinische Zeitung, di cui Marx è nel frattempo diventato direttore; egli infine viene espulso dalla Prussia e emigra oltremanica, dove rimarrà fino alla morte.

A Londra la famiglia Marx vive nell'indigenza: dei suoi sette figli, quattro muoiono. Le entrate finanziarie del profeta del comunismo derivano dai diritti d'autore sulle sue opere, dall'attività sporadica di giornalista, ma sopratutto dagli aiuti dell'amico Engels che proveniva da una famiglia di industriali. L'impegno politico di Marx negli anni londinesi è caratterizzato dalla partecipazione alle vicende della International Working Men's Association (la Prima Internazionale, 1864).

Del periodo inglese quattro opere sono particolarmente degne di nota. Nel suo scritto Per la critica dell'economia politica (1857) approfondisce e illustra in maniera efficace la concezione materialistica della storia. Un passo contenuto in quest'opera è assai importante per comprendere la Weltanschauung di Marx: “Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza. A un dato punto del loro sviluppo, le forze produttive materiali della società entrano in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, cioè con i rapporti di di proprietà (che ne sono soltanto l'espressione giuridica) dentro i quali tali forze per l'innanzi s'erano mosse. Questi rapporti, da forme di sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. E allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale”.

Grundrisse sono la seconda opera da ricordare, scritti nel biennio 1857 e 1858, che costituiscono una sorta di anticamera al Capitale.

La terza opera è proprio il Capitale. Nel 1867 è pubblicato il primo volume. Engels cura il secondo e terzo volume che escono postumi nel 1885 e 1894. Questi scritti, insieme alleTeorie del plusvalore, costituiscono il contributo precipuo di Marx alla scienza economica.

In ultimo va ricordato la Critica del programma di Gotha (1878): breve ma intenso, costituisce sostanzialmente la reazione di Engels e Marx al riformismo socialdemocratico che andava diffondendosi nei maggiori partiti dei lavoratori.

Nel 1883 Marx muore. Nello stesso anno nascono Keynes e Schumpeter.

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