mercoledì 25 novembre 2015

Gli insoliti confini dell’isola Märket

L’isola Märket, la quale è divisa tra Svezia e Finlandia, presenta un confine molto particolare che negli anni è stato modificato a causa di trattati. Adesso ha trovato la sua forma definitiva che lo contraddistingue da tutti gli altri normali confini.                                                                                                                                                        ISOLE ÅLAND (Mar Baltico)  L’isola Märket si trova nel Mar Baltico e fa parte dell’arcipelago delle isole Åland: è divisa tra il comune finlandese di Hammarland nella regione autonoma delle isole Åland e tra i comuni svedesi di Östhammar, nella Contea di Uppsala, e di Norrtälje nella Contea di Stoccolma. Essa è stata divisa nel 1809 dal trattato di Fredrikshamn, dopo la guerra di Finlandia, e fu spartita tra l’Impero Russo ed il Regno di Svezia, però nel 1918 la parte russa venne sostituita da quella finlandese che attualmente governa quel territorio; inoltre da quando le due nazioni hanno aderito all’Unione nordica dei passaporti non c’è più bisogno che gli abitanti espongano il documento.
L’isola è lunga solo 350 metri, larga 150 metri e la superficie totale è di solo 3,3 ettari; Märket dista 27 km dalla terraferma svedese e 23 km dall’isola finlandese Eckerö, si trova inoltre molto vicina ad un passaggio marittimo che si pensa in passato venisse utilizzato come canale di spostamento per le imbarcazioni e soprattutto per il commercio. Per aiutare ulteriormente la navigazione nelle acque del Mar Baltico i russi decisero di costruire un faro cosicché potesse illuminare il mare nelle notte buie e tempestose, ma purtroppo lo eressero dalla parte svedese violando di conseguenze i confini disposti a quel tempo.
Le incomprensioni per la violazione di confine sono terminate nel 1981 grazie ad un sondaggio svedese-finlandese che ha deciso che il miglior modo per risolvere il conflitto fosse di cambiare la frontiera stessa così da eliminare la questione alla radice: infatti il territorio svedese in cui si trovava il faro venne scambiato con una parte di territorio finlandese di egual misura. Per non creare ulteriori disagi la proprietà della costa è rimasta invariata così da non interferire sui diritti di pesca dei due paesi, visto che questa pratica sta alla base dell’economia isolana, quindi a questo punto il confine si ritrova ad avere una particolare forma ad “s” rovesciata!
Questo confine è stato segnato da una serie di 10 fori su delle rocce poiché qualsiasi marcatura sarebbe stata cancellata dalla ferocia delle onde o dal semplice maltempo, gli isolani hanno dovuto adottare questo metodo perché la forza del mare ancora oggi riesce a modellare l’isola, infatti ogni 25 anni vengono effettuati dei controlli per avviare dei lavori che potrebbero essere necessari per la sicurezza degli abitanti. Fortunatamente dal 1929 il faro è stato automatizzato quindi necessita solo di qualche controllo e non di una sorveglianza assidua, comunque essa si presenta come un isola molto accogliente con un paesaggio che vale la pena vedere almeno una volta nella vita.


Clay Bison
Magdalenian, c.14, 000 years old
These bison were prominently positioned at the centre of a small, difficult to reach chamber deep in the cave system of Tuc d’Audoubert. Made from unbaked clay, the composition depicts the larger bull positioned behind a cow. Their bodies were moulded by hand and still show finger marks. The details of the heads and necks were carved or incised using tools. The tail of the cow, now broken off, was raised ready for mating. European bison mate in September just before the onset of winter. Did the sculptures mark a visit or ceremony at this time of year?
 
Le Tuc d’Audoubert cave, Ariège, France.
 
63 and 61 cms long.
SCULPTURE INFORMATION
c.14,000 yrs
Height : 63 cm
Width : 61 cm
Thick : -