De Gasperi dovette guidare l'Italia in uno dei momenti più critici non solo per il paese, ma anche per il mondo intero. Il globo era ormai diviso in due blocchi a causa della guerra fredda. Nel 1948 alcuni paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Belgio, Lussemburgo e Olanda) cercavano di dare vita ad un'alleanza difensiva, la cosiddetta Unione Occidentale. L'Italia era stata invitata ad aderire, ma De Gasperi declinò l'offerta, motivando il rifiuto con la mancanza di un'assemblea parlamentare che potesse prendere una tale decisione; la Costituente era infatti stata sciolta e si sarebbero dovute tenere nuove votazioni per eleggere il parlamento. Tuttavia nella scelta dello statista italiano pesarono anche altre motivazioni: le sinistre avrebbero potuto accusare l'Unione Occidentale di essere una sorta di “alleanza fascista”, poi c'erano forti posizioni neutraliste all'interno della DC stessa; infine conosceva il risentimento dell'opinione pubblica nei confronti dei paesi che erano considerati i principali responsabili delle durissime condizioni di pace inflitte all'Italia, ovvero Francia e Gran Bretagna.
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